Transient Boundaries
Progetto per una residenza rurale presentato al concorso 'next-generation sustainable house' a Tokyo 東京
Nei climi freddi molti approcci di architettura sostenibile sono orientati unicamente al risparmio energetico, trascurando aspetti di rilevanza architettonica non quantificabili come la qualità spaziale e l'estetica. Da questi approcci nascono proposte che per gli utenti degli edifici creano spesso una sensazione di prigionia piuttosto che di abitazione. In contrasto con queste concezioni il progetto 'Transient Boundaries', confini transitori, propone un concetto architettonico basato sulla tensione tra spazio aperto e spazio chiuso, tra locali intimi e contatto diretto con la natura. Gli spazi dell'edificio sono collocati sopra una lastra di cemento riciclato, e tutto l'edificio è coperto da un tetto di vetro termico e fotovoltaico semitrasparente che offre una vista spettacolare verso il cielo e una luce naturale straordinaria. Le pareti e le travi in cartone riciclato, disposte su una griglia strutturale, dividono lo spazio, fornendo un involucro di protezione dal clima esterno, e la resistenza necessaria contro il vento e la neve. Attraverso la modulazione di questo sistema strutturale gli spazi interni raggiungono un'elevata diversità che va da stanze intime e chiuse a spazi pubblici e aperti. Questi spazi sono definiti da confini transitori che permettono di regolare sia la permeabilità visiva e fisica, attraverso le pareti mobili, sia l'interazione energetica tra interno ed esterno attraverso tecnologie sostenibili.
Partecipazione al 2° concorso internazionale LIXIL, sviluppato all'ETH di Zurigo nel 2012.
Premiato con un Excellence Award da Tomonari Yashiro, Momoyo Kaijima (Atelier Bow-Wow) e Kengo Kuma.
Studenti: J. Erzinger, S. Büchi, S. Ritter, F. Schnelli, Docente e tutor: M. Leidi, Assistenti: C. Hersberger, A. Wilmann, Professore: A. Schlüter.
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